Sezione A – Bambini (6-13 Anni)
Vincitore
A02 – Storie di una carriola di Michele Casanova (Sospirolo – BL)
La vecchia carriola, un oggetto ora in disuso, è capace di raccontare una storia semplice, fatta di ricordi che rimandano a un lontano passato. E così riprendono vita antichi mestieri: quello del falegname, della tessitrice di canapa, della sarta, della lavandaia, del minatore con la lampada a carburo, la pala, il piccone. Un mondo di quotidiana fatica, ma rimpianto per la ricchezza di affetti che lo pervadeva. Esposizione scorrevole, colloquiale.
Nessun segnalato per la sezione a
Sezione B – Giovani (14-19 Anni)
Nessun premio assegnato
Sezione C – Adulti (Dai 19 Anni)
Vincitore
C04 – El Gaburo del karegéte di Gianandrea Frighetto di Rosà (VI)
Racconto ben strutturato all’interno di una cornica, quella di un lungo viaggio affrontato per lavoro che, alla fine, si rivela metafora del percorso di apprendimento dell’ “arte” del karegete da parte del giovane allievo. L’equilibrata alternanza fra descrizioni tecniche del mestiere, scenari naturali, colti nella loro intima bellezza, riflessioni sulla fatica quotidiana del vivere denota capacità di scrittura, sensibilità linguistica e una competenza lessicale che sa usare efficacemente anche il gergo dei karegete.
Segnalazioni
C15 – Tempo d’estate di Lina De Biasio di Alleghe (BL)
La semplicità e il realismo delle azioni descritte riescono a trasmettere intatta al lettore l’atmosfera festosa che accompagnava il “rito” della fienagione nei nostri paesi di montagna.
C19 – Il fabbricante delle penne di legno di Marco Marini di Camisano Vicentino (VI)
Interessante la riflessione che il racconto induce a fare su un aspetto che riguarda la nostra vita di relazione in un mondo ormai convertito al digitale: la scomparsa della scrittura manuale, sostituita da un’anonima omologazione degli strumenti per attuarla.
C38 – Le mani rosa di Manuela Campalto di Mestre (VE)
Originale l’idea di ricorrere ai colori per raccontare la bellezza della natura e il duro lavoro del carbonaio. Efficace l’esposizione sintetica che richiama l’impressionismo pittorico.
C39 – Strasse… ossi… ferro vecio e sabiòn di Giovanni Cappellari di Pedavena (BL)
Suggestiva la ricostruzione del contesto che rimanda all’umile mestiere del raccoglitore di rottami e del cercatore di “sabiòn”.
C45 – Le sei impiraresse di Clara Zennaro di Venezia
Simpatico l’aneddoto che riguarda il tradizionale mestiere di infilare perle e che spiega l’origine popolare del termine “burattini”, usato per indicare una mescolanza di perle di vario colore per realizzare un unico oggetto.
Sezione D – Scuole
Nessun lavoro pervenuto
Giuria
Antonia Arslan presidente
Alba Barattin
Rosetta Girotto Cannarella
Gianluca Da Poian
Pierluigi Svaluto Moreolo
Segretario del Concorso
Federico Brancaleone